Tecnica parte 4 le fotoincisioni e le parti in resina

Riekkoci qua…. come promesso nell’articolo precedente, parleremo di fotoincisi e parti in resina.
Intanto non vi spaventate. Vi premetto che la lettura sarà lunga, in quanto cercherò di spiegare il piu possibile. Non c’è niente di così complicato come potreste pensare. Ovvio che non chiederò a chi si avvicina la prima volta a questi "accessori" così particolari di fare cose turche, ma voglio spiegare in questa parte del blog, cone si affronta l’assemblaggio di questi particolari.
Le marche più famose sono senza dubbio la Eduard, la CMK, Reheat models e altre di piu o meno facile reperibilità. Il vantaggio di abitare in grandi città rende il tutto più facile, ma io ad esempio, devo ordinarle per posta con attese a volte lunghe ed estenuanti. Un esempio : per avere il libro sul Westland Wyvern, ho aspettato 2 mesi buoni. Il modellismo è anche questo…..Bene, torniamo a noi!
Innanzitutto è bene pianificare,  con la massima attenzione possibile, le varie fasi del montaggio dei fotoincisi, delle parti in resina e dove andranno applicate dette parti. Tenete presente che, a parte rari casi, le istruzioni degli aggiuntivi sono molto spartane.. un disegno al tratto, le parti da piegare e il pezzo che sostituirete.. niente di piu’ e il tutto in bianco e nero. Poi in fondo a questo articolo troverete le classiche foto…
Partendo dalla tipica confezione Eduard, troveremo il tutto contenuto in una bustina con il retro di cartone rigido e aprendo la bustina dentro ci sarà: il foglio istruzioni. la lamina dei fotoincisi, e un supporto fotografico con riprodotta la strumentazione dell’aereo in questione.
La prima cosa da fare è stemperare la lastrina sulla fiamma molto leggermente, dipende dal materiale. Se è ottone basta davvero poco, se invece è acciao (Trimaster, Dragon Tamiya,) ci vuole un pò di più.. carteggiare poi la lastrina, con lana d’acciaio o carta abrasiva a grana fine, diciamo del 600, e rigorosamente a secco. Poi controllate COSA sostituire con le fotoincisioni- ricordate che sono QUASI l’Uovo di Colombo- ma non ci si può fare di tutto, infatti il foto inciso è piatto e fare per esempio le canne di un cannone non è poi così realistico (se avete visto una Browning con la canna quadrata fatemelo sapere… ehehehehe) Quindi sicuramente nell abitacolo di uno Spitfire si può sostituire: il seggiolino, le cinture, la pedaliera, il pannello strumenti, il supporto del collimatore e della bussola, il telaio che regge il seggiolino, la presa d’aria davanti all’ entrata del carburatore, i compassi del carrello, la centina dietro il tettuccio. NON si possono sostituire: le manette del gas. la leva di regolazione del seggiolino e tutte le parti che dovrebbero essere tonde.. Ok ci siamo capiti?  bene.. vi racconto questo con cognizione di causa infatti ho nel mio personale hangar lo Spit mk9 di Jhonny Jhonson, quindi… tranquilli!
Allora io ho iniziato dal pannello strumenti, verniciandolo ed invecchiandolo a dovere poi DAL RETRO ho incollato con il Vinavil il film ua volta ritagliato,che riproduce la strumentazione. Non fate questo alla rovescia (incollare e dipingere sennò ciao a tutti… rovinereste i pezzi in questione). Ricordate anche un altra cosa quando userete resine e fotoincisi. FATE NUMEROSE PROVE A SECCO perchè nonostante i pezzi siano "dedicati"  (ovvero il fotoinciso e le parti in resina per lo Spit mk 1 Tamiya) non sempre, anzi quasi mai i pezzi aggiuntivi entrano al volo nel kit. Quindi gli aggiustamenti saranno all’ ordine del giorno. Ricordate che i fotoincisi che andranno a contatto con i trasparenti si incollano con VINAVIL O BICOMPONENTE . DA EVITARE LA CIANO PER I PROBLEMI MENZIONATI  (VAPORI VARI…)
Potete poi fare seggiolino, sopporto collimatore E mano maNo che fate i pezzi, con un lapIs (O una penna ) spuntate i pezzi fatti. I pezzi andranno anche piegati e non si possono piegare con le dita! dovrete munirvi di una piccola morsa da fissare al banco e il più piccolo martellino che riuscite a trovare con le punte tonde e di teflon. Sconsiglio il comune martello in metallo, che potrebbe rovinare il pezzo. Per piegare i pezzi, per fortuna, i Costruttori hanno previsto un riferimento (una parte più sottile o una linea di demarcazione) , quindi , nel caso del seggiolino, una volta piegato dovrete incollare con la ciano. La userete così: ne versate una goccia su un tappino ( daglieee) e con uno stuzzicadenti ne prendete una piccola parte e la fate scorrere sulla parte da incollare. La parte ovviamente dovrà combaciare alla perfezione, pena incollaggio non corretto e pezzo rovinato. Fate le cose con calma, non avete nessuno che vi corre dietro. Vi faccio un esempio. Io quando preparo i modelli per le mostre, generalmente li inizio… 6/7 mesi prima. tenete presente che non sono molto prolifico, 3/4 modelli l’anno ma state sicuri che sono quasi tutti da concorso. quindi pochi ma buoni. Io ho questa filosofia e quest’anno ha pagato. Un bel 3° classificato con un bel Loockheed P3C Orion in scala 1/72 cat. modificati. Ah la mostra era nazionale….Queste sono le nozioni di base sulle fotoincisioni
Usate le colle giuste al posto giusto
Non abbiate fretta ne voler incoLlare il pezzo appena fatto. Deve asciugare e dovrete controllare gli accoppiamenti
Cercate i pezzi migliori (evitate di usare i fotoincisi per riprodurre parti tondeggianti)
Sulla plastica normale e il foto inciso usate tranquillamente la ciano normale
Sono accette le domande alle quali risponderò moolto volentieri
 
Resina e company!
Ecco a voi la resina, con i suoi pregi e difetti (pochi per fortuna). La resina è un materiale che si presenta di colore giallastro o bianco, a volte grigio. E’ usato per creare tantissime parti aggiunte (flaps alettoni bombe seggiolini ecc.) e le Case costruttrici di automobili i scala 1/43 (si faccio anche quelle con ottimi risultati, vedi la mia photogallery) ci fanno addirittura la scocca! La resina va trattata con attenzione perchè le polveri sono TOSSICHE! Quindi una bella mascherina da infermiere nn guasta, durante la fase di carteggiatura. La resina ha pochi difetti, il più comune è il ritiro, ovvero si formano delle bolle o delle piccole cavità nei pezzi, a volte si presenta anche lo svergolamento, cmq niente di irrisolvibile. Per il primo problema basta carteggiare (solo carta bagnata per il problema delle polveri) e poi stuccare con il Putty le parti difettose e ricarteggiare successivamente, per lo svergolamento… usare acqua tiepida. Si prende il pezzo e lo si passa sotto l’acqua e , una volta riscaldato si torce delicatamente il pezzo stesso per rimetterlo a posto. I più temerari possono usare il Phon a ci vuole parecchia attenzione.
Ok, fin qui tutto chiaro ..credo!
Torniamo un attimo indietro… per preparare il pezzo occorre separare il pezzo stesso dall’imbuto di colata, ovvero da pezzo in sovrappiù che si trova attaccato al pezzo stesso. La cosa più facile è usare le tronchesi però non sempre è possibile (forma, spessore del pezzo ecc.), quindi va usato il seghetto. Ci sono delle ottime lame che la X-ACTO ha in commercio. Ne consiglio vivamente l’acquisto anche perchè è praticamente eterna…. e con questo seghetto, taglierete il pezzo all’attaccatura dell’ imbuto di colata Va poi ripulito il pezzo con un bisturi, raschiando leggermente le parti in eccesso oppure carteggiando. MI RACCOMANDO: SEMPRE LA MASCHERINA A COSTO DI SEMBRARE IDIOTI!!! La resina è poi verniciaboile e trattabile come la plastica di cui è composto il kit quindi max compatibilità.
Spero di esser stato chiaro, in questa aggiunta ho cercato davvero (come ne resto di tutto il blog) di passare la mia esperienza, tra l’altro ho gia avuto un commento che mi da ragione A tal proposito voglio pubblicamente ringraziare Alessandro, che mi sta seguendo in maniera incredibile. GRAZIE ALE!!! Poi Haykira, che benchè nn conosca l’arte del modellismo, sta seguendo l’evolversi del blog… Grazie HaKY anche a te, e poi SKYGIRL, che si è imbattuta per puro caso nel blog di questo pazzo scatenato che sta cercando di fare il prof….. beh vorrei dire questo… L’idea me l’ha data Ale e io ho pensato… sono decine di anni che faccio modelli perchè non passare parola? ed è quello che sto cercando di fare. Da noi, a Lucca ci sono dei modellisti che hanno segreti ( di Pulcinella ovviamente) e non ti insegnano una cosa che è una! Secondo me è sbagliato.. siamo già molto pochi a fare aerei.. se poi non ci sono neanche gli insegnamenti da chi ne sa un pò di più.. si può tranquillamente pensare all’estinzione della specie! Con questo nn voglio dire che io sono Dio ( c’è gia un ‘altra persona publica che ha vaniloqui del genere) ma sono soltanto un modellista con esperienza trentennale, con modelli da urlo e con modelli da cestino dei rifiuti.. come credo tutti noi. Era solo una precisazione.. nn vorrei, dato che ho altro da raccontare passare poi per l’addottorato che parla e basta. Quando avrò finito ( e siamo agli sgoccioli ma vi lascerò con una chicca.. vi dice niente VACUFORM?) vi farò veder cosa sto facendo con quel cesso di kit della Ocidental per il G91, scala 1/48.  Sappiate solo che della scatola originale resteranno solo ali, fusoliera tettucio e piano di coda… il resto sarà (e in buona parte lo è già) autocostruito.
P.S. non c’è un fotoinciso nel kit che è uno.. tutto rifatto con il plasticard….mahauahauahauahu
Lock-on a tutti
 
Alfredo
 
 
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5 risposte a Tecnica parte 4 le fotoincisioni e le parti in resina

  1. Unknown ha detto:

    Cavolo che lunghi interventi! 😀 io più di 4 righe non so che scrivere 😀
    😉 Compliments!
    Ciao

  2. Emy ha detto:

    Ciao Papino modello! Dato che siamo in tema di modellini..[che battutaccia-.-]
    Però tu sei un super modello e non da mostra
    ma da vivere!Quindi fortunate figlie e compagna 🙂
    Scusa l\’assenza..il lavoro in questi giorni
    ha ritmi serrati ed io vorrei serrare il cervello
    ahahahah anzi è tardissimooooo e devo lavorare-.-appunto..tra qualche ora suonerà la sveglia..Beh non potevo certo staccare senza passare a ringraziarti perchè come sempre mi stupisci e nello tempo mi regali sorrisi!!
    Buona notte e sogni ..d\’argento..
    [solo perchè l\’oro non mi piace..poi non do peso al valore della materia..preferisco i colori]
    🙂
    eMy

  3. Emy ha detto:

    microsecondo libero..Ciao Papino!
    No sta tranquillo non riguarda te assolutamente
    e poi ti ho linkato anche io 🙂
    Adesso torno-.-nell\’ade ..spero che le 21 arrivino presto…..
    Un abbraccio ^_^
    eMy

  4. Alessandro ha detto:

    sul fatto che gli aggiuntivi non entrano quasi mai nei modelli è vero: ne ho la prova! sto facendo l\’F-14 Hasegawa in 1/48 di cui ho preso tutti gli aggiuintivi possibili e immaginabili, cacciarli dentro sarà un\’impresa più che ardua…
    ma posso già pregustare il mio super-tomcat belle che finito con cockpit iper dettagliato, vano armi e avionica aperto, carrelli e vani iper realistici…
    sempre che o non pmuoia prima per vecchiaia alla venerabile età di ottanta anni…
    ciao
    Alessandro

  5. Alessandro ha detto:

    sto aspettando con ansia la lezione sul vacuform; giusto ieri mi sono andato a incasinare nell\’acquisto di un kit in Vacuform, nella fattispecie il kit Aeroclub del BAC Lightning, aereo che io adoro. chissà se riusciro a metterlo insiemo sto cesso di modello.
    per ora però lo ripongo nel mio armadio, perchè devo ancora maturare la giusta esperienza.
    Alessandro

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